Buttiamo nella spazzatura un terzo del cibo prodotto mentre un miliardo di persone soffre la fame



Le cifre hanno parlato chiaro e a voce alta al 3° Forum su "Food and Nutrition" organizzato da Barilla a Milano nella sede dell'Università Bocconi il 30 novembre e il 1 dicembre scorsi. Nel mondo ogni anno un terzo degli alimenti prodotti (1,3 miliardi di tonnellate) sono persi o sprecati (dati Fao). Stati Uniti ed Europa sono in cima alla classifica con circa 115 chili di carne, pasta, formaggi, verdure buttati nella spazzatura ogni anno per ogni cittadino.
Gli italiani fanno la loro parte sprecando ogni anno tanto cibo quanto ne basterebbe per nutrire 44 milioni di persone. Un enorme danno economico, ma anche morale se si pensa che quasi un miliardo di persone sono senza cibo, come ha ricordato l‘attivista indiana Vandana Shiva contrapponendole al miliardo di persone in sovrappeso ovvero "senza il cibo giusto" che stanno sviluppando gravi malattie, come diabete, infarto, ictus derivanti da una nutrizione eccessiva e squilibrata. Questo profondo divario è stato definito un paradosso che diventa ancor più preoccupante e scandaloso quando si va a parlare di acqua e di sanità: Stella Thomas fondatrice del Global Water Fund ha sottolineato che un miliardo di persone non hanno accesso all'acqua potabile e nemmeno alla sanità. Non va dimenticato che il "diritto all'acqua" è stato riconosciuto da una risoluzione Onu del 29 luglio 2010 come un diritto universale e fondamentale. La crisi alimentare globale dunque è molto grave e le prospettive future dell'accesso al cibo e all'acqua non sono di certo rassicuranti: nel 2050 la Terra ospiterà più di 9 miliardi di persone e se non ci saranno incisive azioni correttive coordinate a livello internazionale la situazione potrà solo peggiorare. (continua su ilSole24Ore - economia)


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