La riqualificazione del Paesaggio, dell'Ambiente, dei Territori e della Società, iniziano dalla Campagna

Il punto di osservazione dal quale si dovrebbe partire, è che oggi il paesaggio, l'ambiente e i territori, anche alla luce dei ripensamenti obbligati dalla crisi economica e dalla globalizzazione cancerosa, si difende nelle campagne.

Questo è anche il punto di vista dei geografi che hanno elaborato il VII Rapporto annuale (2009) della Società Geografica Italiana, focalizzando la loro analisi non sui centri storici ma sulle campagne, sempre più minacciate da un'urbanizzazione invasiva, il cosiddetto sprawl urbano. La varietà dei paesaggi italiani sopravvive nei paesaggi rurali tradizionali rimodellati da una rinnovata agricoltura contadina, dove gli attori sono i nuovi agricoltori che stanno ripopolando le campagne con una consapevolezza paesaggistica che mancava alle generazioni precedenti. 
Sono proprio i luoghi più periferici e marginali che possono produrre acqua, energia, cibo sano, qualità dell'ambiente, trasmettendo culture e saperi necessari a fare del paesaggio non soltanto un'icona estetizzante ma una realtà di ripresa economica ecosostenibile, unica e irripetibile.

Il paesaggio, quindi, non come "cartolina", ma luogo di vita delle popolazioni e, attraverso la nuova percezione di fattore identitario alla base del nostro stato sociale, come indicato anche dalla Convenzione Europea sul Paesaggio, può costituire i fondamenti della produzione della futura ricchezza in forme durevoli e sostenibili.
Dopo la saturazione di un modello di territorio che ha visto il graduale abbandono della collina e della montagna, a vantaggio di una concentrazione sulla costa di modelli urbano-industriali e turistici, il rischio concreto è quello di un assalto agli entroterra costieri, in parte già avviato, con seconde case e centri commerciali.
Il blocco del consumo di suolo, è la condizione per una riflessione su un piano paesistico basato su un modello di sviluppo in grado di produrre nuove relazioni, nuova qualità ambientale, nuova vitalità per borghi e piccole città. E' forte la necessità di riaprire una stagione di inchieste serie sullo stato del territorio e dei paesaggi italiani come quelle degli anni Sessanta e Settanta, alle quali l'ambientalismo realista assieme alla geografia potrebbero dare un contributo prezioso.


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